And so this is Xmas…

La mezzanotte è appena passata, nel silenzio di casa, tossi a parte, ho sistemato i regali di babbo natale davanti alla porta (perché il nostro albero è fuori e non abbiamo camini… ) e mi assale un po’ di malinconia…più che altro uno sguardo al passato. A quando il Natale era proprio solo una festa per me e non come ora organizzazione, stress e un po’ di fatica.
L’altro giorno ho letto su Facebook una frase che mi ha fatto riflettere e che trovo assolutamente vera…”il Natale è come una droga che amplifica tutto. Una mancanza diventa un vuoto incolmabile, un conflitto diventa guerra e la serenità una felicità smisurata. ” Credo sia proprio così.
Io mi rendo conto di avere dei bei ricordi legati al Natale, che un po’ mi mancano ma che comunque non potrebbero più esistere perché nulla sarebbe più uguale.

Lo scambio dei regali a casa dei miei nonni il 24 prima della messa; con mia nonna che svelava il contenuto del pacco mentre te lo porgeva togliendo ogni sorpresa ma era così contenta di offrirtelo che i suoi occhi brillavano.
La messa di mezzanotte… Con i suoi canti e a volte la neve che all’uscita avvolgeva il paesaggio. Per alcuni anni avevamo anche animato il presepe vivente. Da mesi prima si organizzavano le scene, i costumi, i luoghi.
Poi c’era lo scambio dei regali con le amiche dopo la mezzanotte e gli auguri fatti a tutti ma proprio tutti… Da ragazzine poi era una conquista riuscire a fare gli auguri ad alcuni dei ragazzi più grandi!
Il vin brûlé fumante bevuto dopo la messa sul sagrato della chiesa che riscaldava mani, gola e stomaco.
La festa che continuava al pub dove Mauro il proprietario (che per noi era un po’ come Mario per Ligabue!) ad una certa ora chiudeva le saracinesche, “sbloccava” il jukebox e si ballava!

Il giorno dopo il pranzo tutti insieme e spesso la siesta al pomeriggio mentre gli altri giocavano a carte.
E poi c’erano quei Natali in cui alcuni si aggiungevano all’ultimo ma era così bello stare insieme che ci si stringeva volentieri!

Mi piace pensare ai Natali “senza pensieri” di una volta, ricordarli nel mio cuore cercando quasi di riassaporare quei momenti semplici e unici.
Anche se per me l’atmosfera non è più la stessa spero che i miei figli un giorno ricorderanno i loro Natali in modo sereno… in quella casa della Provenza dove il cenone della vigilia è una bella pizza fatta in casa!

Buona notte di Natale…

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